|
|
Il lavoro forse più famoso di Maurice Ravel è il Bolero, una danza di origine spagnola, nella quale sono caratteristiche la limpidezza e le proporzioni delle linee melodiche. Nel comporre il brano, Ravel dimostra di avere in mente i movimenti d'avanguardia del primo dopoquerra: è certamente una novità quella di un pezzo di quasi venti minuti nel quale viene ripetuta sempre la stessa melodia e lo stesso ritmo, combinando uno strumento o il gruppo di strumenti che suonano. La danza è interamente costruita su tre elementi principali che si ripetono continuamente:
Es. Fig 1 (clicca sull'immagine per ingrandirla, poi stampala)
I due ostinati melodici si alternano continuamente, mentre l'ostinato ritmico è ripetuto dall'inizio alla fine: tutti e tre gli elementi s'intensificano a poco a poco grazie all'aggiunta progressiva di strumenti sempre nuovi, fino araggiungere un tumultuoso fortissimo finale. Tra un ostinato e l'altro vi sono due battute di collegamento. Ascolta il Bolero attentamente seguendo lo schema in Fig. 2 e cerca di riconoscere il timbro dei vari strumenti.
Fig. 2 (clicca sull'immagine per ingrandirla, e stampala)
Se vuoi ascoltare altri brani per orchestra clicca su CLUB D'ASCOLTO
|
Coordinatore del Laboratorio Musicale: Prof. Gennaro Vespoli (Facebook)Contatta l'autore del sito: gennarovespoli63@gmail.com |