Transitori di attacco
Coordinatore del Laboratorio Musicale: Prof: Gennaro  Vespoli (Facebook)

 

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Qualsiasi fenomeno in cui sia in gioco una certa quantità di energia non può passare bruscamente da uno stato energetico a un altro. Così un suono non può passare improvvisamente dal silenzio alla massima ampiezza. gradualmente.E' necessario un tempo finito, seppure breve, in cui il fenomeno si evolve gradualmente.e ri

Analogamente, vi sarà un transitorio di estinzione, in cui il suono cessa gradualmente e ritorna il sienzio.

In figura è mostrato l'andamento tipico di un suono strumentale; si può notare come il fenomeno sia stato diviso in quattro fasi fondamentali:

  • Attacco (attack): in cui l'ampiezza gradualmente varia da zero al massimo;

  • Decadimento (decay): in cui l'ampiezza diminuisce fino a un certo livello;

  • Costanza (sustain): in cui l'ampiezza si mantiene pressapoco costante;

  • Estinzione (release): in cui l'ampiezza gradualmente diminuisce fino a zero.                           

 

L'andamento dell'ampiezza di picco (cioè quella linea ideale che congiunge i picchi positivi) si chiama inviluppo dell'onda.

Si è visto come, oltre allo spettro, anche l'andamento dei transitori giochi un ruolo essenziale nella definizione del timbro da parte dell'ascoltatore. Suoni di spettri anche abbastanza diversi possono essere percepiti come uguali perchè hanno lo stesso andamento dei transitori. Viceversa suoni caratterizzati da spettri uguali possono essere percepiti come nettamente diversi se hanno andamento dei transitori molto differente.

Nelle figure seguenti sono schematizzati alcuni andamenti caratteristici dei transitori di ampiezza di alcuni strumenti musicali:

 

In questa figura si può notare come il flauto sia caratterizzato da una salita abbastanza rapida, alla quale segue una lieve discesa (effetto dell'attacco ottenuto con il colpo di lingua), una fase di costanza e un estinzione piuttosto rapida.della tromba

Particolarmente caratteristico è il transitorio di attacco della tromba con il doppio attacco.

Il pianoforte ha un attacco molto rapido, seguito da un'estinzione ad andamento esponenziale, che può essere interrotta dall'azione degli smorzatori (pianoforte smorzato).

 

In questa figura il violino ha un attacco abbastanza rapido, cosí come l'estinzione. Il contrabbasso, dotato di corde di massa molto maggiore, oppone più resistenza (l'inerzia) sia in fase di attacco che in fase di estinzione, le cui durate sono di conseguenza maggiori che nel violino.

L'organo ha attacco ed estinzione molto rapidi, ma ciò che lo caratterizza è l'eco che è quasi sempre associato a questo strumento, e che entra a fare parte integrante della sensazione timbrica.

Non soltanto l'ampiezza varia nel corso dei transitori: anche la frequenza, sebbene in misura molto inferiore, non rimane costante. In particolare nel corso del transitorio di attacco ha un periodo di instabilità prima di assestarsi sul valore nominale.

Ciò è particolarmente evidente nelle note portate di certi strumenti e della voce cantata; ma anche nel corso dell'attacco della prima nota di una frase, o di note staccate, la frequenza tende a partire da un valore più basso, per poi stabilizzarsi.

Riccardo Bianchini

 

 

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